In occasione del 150° anniversario dalla nascita di Gabriele d’Annunzio la Città di Pescara rinsalda l’unione con Gardone Riviera ospitando dal 10 al 23 settembre nella Sala degli Alambicchi dell’ Aurum  la mostra pittorica “Il segno nel colore materico” di Giancarlo Gottardi.

Artista autodidatta e versatile, negli anni studia e segue  corsi di importanti maestri, che gli consentono di approfondire e di impadronirsi delle tecniche antiche dell’affresco, dell’encausto, del graffito e del mosaico.

Partendo dalla tridimensionalità del segno i suoi interessi lo portano verso la scultura per la quale impiega il legno,  la pietra, passando in seguito al bronzo e al ferro con l’utilizzo e il riciclo di scarti di lavorazione.

L’artista dopo più di 35 anni di ricerca è riuscito a far coesistere nei dipinti una sintesi non facile   fra il colore ed il disegno e nei modellati una composizione  fra suggestioni antiche e contemporanee.

Giancarlo Gottardi ha al suo attivo più di un centinaio di mostre personali a partire dagli anni ’80 ed opere pubbliche fra cui ricordiamo il “mosaico del Redentore” sul Monte Guglielmo (Bs) commissionatogli nel 2002 in occasione del centenario  del monumento fatto restaurare da Papa Paolo VI, il “portale in bronzo” per la Chiesa di S. Maria Immacolata di Sirmione (Bs) inaugurato nel 2006 e la “Venere Mediterranea”, scultura bronzea collocata quest’anno all’ingresso di Gardone Riviera.

Sempre nella località gardesana, dove ha il suo atelier,  sarà possibile visitare fino al 31 dicembre la mostra “Bronzo ferro e fuoco: dal tondo fuso al tondo assemblato”, esposizione di grandi sculture in ferro e bronzo collocate nei giardini e nei parchi pubblici.

Negli ultimi anni l’artista ha dato avvio anche ad un percorso di ricerca  che gli ha permesso di recuperare un rapporto diretto con il pubblico attraverso alcune performance a tema, creando opere sotto gli occhi degli spettatori, accompagnato  da musicisti ed attori in una sorta di dialogo improvvisato e di  contaminazione fra le  arti.

La mostra “ Il segno nel colore materico”, nella quale sono esposte opere pittoriche e disegni, rappresenta l’idea che l’emozione si esprime direttamente nell’opera attraverso la gestualità segnica e mediante campiture trasparenti che,  sovrapposte tra di loro,  permettono la convivenza in equilibrio delle due tecniche del disegno e della pittura  con l’emozione informale dell’opera. Linee morbide e forme immaginarie entrano in dialogo con i colori, divertendosi con questi a creare fluttuanti movimenti.