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2003
Dal 2003 iniziano i lavori di ristrutturazione dell’ex distilleria, pronta per essere trasformata in un grande contenitore culturale multifunzionale. L’idea attorno alla quale è ruotato l’intero progetto di riqualificazione è stata quella di conservare quanto più possibile l’autenticità dell’architettura: si è cercato dunque di mantenere determinati materiali ed elementi costruttivi, elaborando interventi che hanno eliminato i problemi strutturali con l’adozione di soluzioni compatibili al profilo esistente e nel rispetto delle norme vigenti. Il progetto, redatto dall’architetto Luciano Parenti e dall’ingegnere Gaetano Cardano, è stato realizzato dall’Ati Di Vincenzo-Archè, restituendo un edificio rinnovato ma anche tutelato nei suoi aspetti fondamentali, nel rispetto dei vincoli dettati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo. L’apice espressivo dell’intero piano di lavoro è raggiunto nel prezioso doppio loggiato dell’ingresso, tornato al suo passato splendore. È evidente come l’intervento sia riuscito a trovare il giusto compromesso tra la necessità di conservazione e le dovute trasformazioni, essenziali per rispondere alle esigenze delle nuove funzioni previste per l’edificio. L’Aurum si è così caratterizzato quale centro polifunzionale di modernissima concezione, costituendo un polo culturale simbolo di una storia che appartiene alla sua Città.