Giardino

Il giardino dell’Aurum è il primo spazio che accoglie i visitatori tra un piacevole gioco di luci e ombre. L’area ha una forma irregolare, ma simmetrica rispetto ad un asse centrale che attraversa l’intera zona verde per aprirsi in corrispondenza del loggiato d’ingresso, ampliando lo sguardo del visitatore verso la facciata del Kursaal. Da poco tempo riportato allo splendore di una volta, il giardino presenta una serie di conifere salvaguardate dall’intervento di restauro, sia per la continuità della vegetazione con l’adiacente Pineta Dannunziana sia per la continuità storica: esemplari di questa tipologia di pianta erano già presenti all’ingresso del vecchio Kursaal. Questa risistemazione, curata dalla ditta “Val Mavone” di Pescara, ha perseguito una doppia finalità: la prima di tipo agronomico, che ha puntato ad un innalzamento qualitativo delle caratteristiche chimoco-fisiche del suolo, agendo sul profilo stesso del terreno, migliorando così le condizioni in essere dell’ambiente pedologico; la seconda riguarda invece la messa a dimora di nuove essenze selezionate, autoctone e appartenenti alla flora mediterranea, collocate nel giardino in maniera simmetrica, in relazione alla forme dell’area stessa. Tutto ciò ha consentito di dar vita ad un’espressione paesaggistica suggestiva e di grande effetto, con l’introduzione di essenze in grado di esprimere una elevata capacità ornamentale in piena sintonia con l’ambiente circostante e rispettosa  delle caratteristiche architettoniche dell’edificio presente. All’interno del giardino sono collocate due opere rilevanti di artisti contemporanei: la prima, firmata da Marco Mazzei, intitolata  Autoritratto, donata dall’artista al Comune di Pescara, è stata realizzata nel 2011 ed è costituita da un elemento in alluminio, che si innalza nello spazio con movimenti tortili e sinuosi generando curve e variazioni direzionali e piegandosi da un lato come per scansare qualcosa che gli arriva incontro: un’opera di grande impatto che spicca per la luminosità del materiale e per i giochi di luce creati grazie all’uso della tecnica dello sbalzo; la seconda opera è dell’artista Antonio Nocera, chiamata “Pinocchio luna”. È realizzata in bronzo e rappresenta una falce di luna sulla quale si dispiega un vero e proprio paesaggio fiabesco dove il protagonista è appunto Pinocchio . E’ una scultura che fa parte di un progetto molto più articolato, composto di un ciclo di opere con soggetto la favola di Collodi. Il lavoro di Nocera si ispira al mondo delle fiabe che riesce a penetrare nell’animo dello spettatore, accompagnandolo in un viaggio fantastico, indietro nel tempo, evocando emozioni e sensazioni dell’infanzia. L’obiettivo dell’artista è di coinvolgere adulti e bambini, sedotti dalla rappresentazione di un personaggio amato come Pinocchio.

Sullo sfondo del giardino si dispiegano le raffinate forme del doppio loggiato, impreziosendo la visione scenica che accompagna il visitatore all’ingresso dell’Aurum.